Piano a cilindro a sedia da trasportare a spalla, fabbricato da Gillone di Casale Monferrato nei primi decenni del XIX secolo. La cassa, particolarmente raffinata, è in noce completamente intarsiata in acero e palissandro., tavola in acero. La meccanica che permette di cambiare i brani e la manovella sono in bronzo, il cilidro chiodato e la vite sono in faggio. Il restauro è stato eseguito da Lupo CIro a Grottaglie.
Per informazioni sul Restauro
del mobile antico clicca qui
Organetto (organetto da barberia) portativo a cilindro marchiato: COCCHI, BACIGALUPO & GRAFFIGNA / BERLIN. Schönhauser Allee 78, databile all’ultimo decennio del XX secolo. Molti valenti costruttori italiani di organi meccanici fecero fortuna all’estero: Gavioli andò in Francia mentre Giovanni Battista Bacigalupo, nel 1879 emigra a Berlino e li fondò la prima azienda con Chiaro Frati: la "Frati & Co." In Buchholzer Street 1; nel 1891 fonda, con l'organaro Giuseppe Antonio Cocchi e il ristoratore Graffigna una nuova società sotto il nome di “Cocchi, Bacigalupo e Graffigna". La ditta ebbe il massimo splendore negli anni Venti e contò fino a cinquanta dipendenti e produsse strumenti come il Meloton, l’Harmonipan (Violinopan-organ) e il Tino Cornet organ. Questo strumento è dotato di una manovella che, oltre a far girare il cilindro, aziona due mantici i quali, incanalando l’aria verso le ance liberate dal movimento dei ventilabri, producono i suoni. Il cilindro può essere posizionato in sette posizioni corrispondenti ad altrettante canzoni. Il fronte è chiuso da un panno rosso che probabilmente sostituisce l’originaria stoffa dipinta. Le canzoni elencate sulla targhetta interna non corrispondono a quelle realmente eseguite per cui è possibile che il cilindro sia stato sostituito negli anni Trenta.
Piano a cilindro marchiato Luigi Vosgien Novara via Totti. Vosigen fu tra i primi costruttori italiani di piani a cilindro di grandi dimensioni, adatti sia alle sale da ballo che per concerti all’aperto, grazie alla collaborazione con la ditta Colombo, costruttori di pianoforti. Questo strumento, costruito tra l’ultimo decennio del XIX secolo e il primo del successivo, ha un rullo con sette canzoni, intercambiabili mediante una leva posta lateralmente mentre anteriormente è posta la manovella che aziona il piano.
Pianola a rullo forato marchiata Angelus, costruita negli USA nei primi decenni del XX secolo. Questo marchio fu adottato intorno al 1877 da Horace C. Wilcox and Henry Kirk White a Meriden nel Connecticut. Dopo numerosi esperimenti brevettarono, nel 1997, un autopiano a rullo forato con il rullo posizionato di fronte all’esecutore. Il successo fu immediato, specie a scapito dei diretti concorrenti del Aeolian Organ and Music Company. Dal 1929 cominciò un inesorabile declino che portò questi strumenti ad una rapida estinzione. Questa pianola fu successivamente elettrificata ed attualmente funziona a pedali o elettricamente.
Fonografo di Edison marchiato: TRADE / THOMAS EDISON / MARK / HOME, costruito nel 1903. Sulla copertura vi è stampata la scritta EDISON / HOME / PHONOGRAPH. Il fonografo è un riproduttore di suoni inventato da Thomas Edison nel 1877 ed è costituito da un asse metallico, azionato da una molla caricata da una manovella, su cui ruota un cilindro di cera precedentemente inciso con uno strumento detto dittafono. La puntina del riproduttore scorre sul solco inciso sulla cera e trasmette il suono ad una tromba amplificatrice. I rulli avevano una durata prima di due e, successivamente, di quattro minuti. La fortuna del phonografo e di Edison crollò rapidamente con l’avvento dei dischi. Questo strumento è racchiuso in un contenitore di legno di mm. 408 x 215 x 150 e un coperchio semicilindrico con maniglia alto mm. 150. La enorme tromba nera, suddivisa in undici settori viene sostenuta da una imbracatura metallica.
Dittaphono tedesco “Orbaphon”, costruito a Stoccarda nel 1913 da George Kromm. Questo strumento serviva ad incidere i rulli di cera utilizzati per la riproduzione vocale dei fonografi per una durata di quattro minuti. È composto da un motorino elettrico che permette di far girare il rullo, da una campana in ottone, fissa o collegata ad un tubo, che raccoglie i suoni (inizialmente era utilizzato solo per le registrazioni vocali, successivamente Edison pensò di utilizzarlo anche brani musicali), un apparato incisore che incide il rullo di cera (riutilizzabile fino a 130 volte) e un pennellino che pulisce le sbavature di cera sul rullo.
Rulli di cera (17) per phonografo di Edison nelle loro originali scatole di cartone della durata di due o quattro minuti. I rulli sono stati prodotti nel primo decennio dal XX secolo e riportano il titolo del brano sul rullo; i primi tre non hanno coperchio, i successivi sei sono completi mentre gli ultimi otto hanno un coperchio non corrispondente al rullo. I titoli sono: Duet. Good-a-bye, John; Vaudeville Sketch. The Widow Dooley; The Soft Southern Breeze – Song; THE CORCORAN CADETS MARCH – SOUSA’S BAND; QUARTETTE OLD OAKMEN BUCKET; THE WHISTLER ORCHESTRA; VAUDEVILLE FRITZY AND LOUISA; SOME SWEET DAY, BY-AND-BY ANTH & HAR; VAUDEVILLE. THE PROFESSOR AND THE MUSICAL TRAMP; BAND CHRIST IS COME; RAINBOW JONES & MURRAY; VAUDEVILLE SPECIALITY FLANAGAN’S SHOPPING TOUR; DUET. WHEN WE ARE M-A-DOUBLE R-I-E-D; TENOR. AUS DER VUGENDZEIT; VAUDEVILLE SKETCH. SIM & SAM. THE MUSICAL COONS; XYLOPHONE. NOT BECAUSE YOUR HEART IS CURLY MEDLEY; BAND. WALTZ FROM ROMEO AND JULIET.
Phonografo Royal della ditta Pathè Freres, costruito nel 1904. È un riproduttore di suoni costituito da un asse metallico, azionato da una molla caricata da una manovella, su cui ruota un cilindro di cera. La puntina del riproduttore scorre sul solco inciso sulla cera e trasmette il suono ad una tromba amplificatrice. I cilindri di cera utilizzati su questo strumento, i Salon, erano di dimensioni maggiori dei consueti rulli avendo un diametro di mm. 90 e un altezza di mm. 106. Queste dimensioni permettevano una qualità della riproduzione molto migliore rispetto ai rulli di Edison. Le dimensioni della cassa sono cm. 24 x 16 x 12.
Rulli di cera (sette) per fonografo Pathè del tipo Salon, in custodie di cartone con tappo metallico, con un diametro di mm. 90 e un altezza di mm. 106. Queste dimensioni permettevano una qualità della riproduzione molto migliore rispetto ai rulli di Edison
Meccanica per carillon, della seconda metà del XX secolo, in metallo. Pettine a 18 note che suona la melodia di stille nacht.
Grammofono Pathé tipo Diffusor modello Lumière databile al secondo decennio del XX secolo. Alla fine del XIX secolo i fratelli Charles ed Emile Pathé fondano la Pathé Frères che avvia la produzione in proprio di grammofoni. I Pathéphonès si differenziano dagli altri grammofoni perché la puntina è in zaffiro, la registrazione del disco inizia dal centro e finisce all'esterno. Inoltre Pathé adotta per i suoi dischi (prodotti in cinque misure, fino a 50 centimetri di diametro) il sistema di incisione verticale messo a punto da Edison per i cilindri. Questo grammofono ha la cassetta in legno delle dimensioni di mm. 360 x 450 x 138 la quale contiene il meccanismo perpetuo che, precaricato con manovella manuale, permette di far girare il disco costantemente. La tromba è conica, in cartoncino, ideata dai fratelli Lumière nel 1913, a forma parabolica, del diametro di mm. 358 al centro della quale c’è la puntina in zaffiro che «legge» il classico disco. Questo grammofono è in grado di riprodurre dischi Pathé da 29 e 35 cm. di diametro a 78 giri/m’ ed è marchiato, sul cartoncino: DIFFUSOR PATHE’ / BTE S.G.D.E. mentre sul corpo vi è la scritta: Pathé.
Grammofono tedesco, a manovella con doppio meccanismo per rendere molto più lunga la durata della carica. Velocità variabile intorno ai 78 giri/minuto. Corpo in legno di abete mordenzato noce, quadrangolare con lato di base di mm. 425 e altezza mm. 244. Piatto e sostegno della tromba a collo di cigno in ghisa, riproduttore tedesco marchiato con un diapason. La tromba, in latta rossa e verde chiaro, è divisa in undici spicchi. ed è larga mm. 629.
Serinette anonima, proveniente da Praga, databile alla seconda metà del XIX secolo. Il nome deriva dal francese serin (canarino), perché era utilizzata dalle ragazze dell’epoca per insegnare il canto ai canarini. Questo strumento è costituito da una cassetta di legno (mm. 233 x 165 x 151) all’interno del quale vi è un piccolo mantice, una vite senza fine che aziona un cilindro chiodato e delle leve che aprono le valvole del somiere. La manovella, posta anteriormente, aziona sia il mantice che il cilindro il quale apre le valvole che convogliano l’aria alle dieci canne lignee alloggiate sotto lo strumento che producono il suono. Accanto alle canne vi è un cartiglio con l’elenco dei cinque brani: U panského Dvora (antica canzone popolare: Da una masseria signorile), Proc bychom se netešili (Perché non dovremmo essere allegri?, brano tratto dall‘opera lirica di Bedrich Smetana “La sposa venduta“), Boleslav (città della Boemia centrale), Nesluyde mládenci (gioventù), Netukej, netukej (antica canzone popolare: Non bussare). Una leva di ottone posta sul lato destro permette di sollevare le leve e spostare il cilindro per cambiare canzone.
Intona, cassetta musicale ad ancia costruita in Germania tra la fine del XIX secolo e l'inizio del successivo. Lo strumento funziona con una manovella che aziona i mantici e fa girare un disco forato. Il sistema di lettura è negativo, infatti il foro dei dischi libera dei salterelli che, per mezzo di levette, permettono ai ventilabri di aprirsi e chiudersi. I dischi utilizzati sono metallici (più resistenti di quelli economici in cartone).
Amorette, scatola musicale tedesca a dischi forati di stagno. Lo strumento, costruito dall’orologiaio Otto Bergmann a Lipsia intorno al 1898, è costituito da una scatola in legno dipinto di nero, delle dimensioni di mm. 335 x 248 x 180, all’interno della quale vi sono due mantici e un somiere con sedici ance metalliche libere. Una manovella aziona i mantici e fa girare i dischi, fissati da una leva sul piano dello strumento, i quali premono delle leve che liberano le ance che emettono le note.
Scatola musicale francese funzionante con ance libere a pettine azionate da un piccolo cilindro dentato, risalente agli anni ’30 del XX secolo. La cassetta è in legno chiaro delle dimensioni di mm. 101 x 76 x 49. Sulla cassetta vi è una stampa con paesaggio campestre e la manovella che aziona il cilindretto. Sul fondo vi è un cartiglio con la scritta: MUSIQUE à 1 AIR / Lazila Dimacly / MADE IN FRANCE FABRICATION FRANCAISE / N° 1129.
Carillon sorrentino, costruito nei primi decenni del XX secolo. Lo strumento è un portagioie a tre scomparti di fattura estremamente raffinata, costituito da intarsi floreali di numerosi legni. Il carillon costituito da rullo e pettine metallico si attiva all'apertura del coperchio ed esegue la canzone "O' sole mio".
Carillon italiano, costruito nei primi decenni del XX secolo. Lo strumento, metallico, è a forma di giostra con quattro cavalli in bachelite al centro e quattro figurine in legno a forma di bambini che giocano sulla giostra. Sulla parte superiore vi sono quattro piccole lampadine rosse alimentate da una batteria.
Carillon Reuge, meccanico a carica manuale (Volga) costruito probabilmente nel 1972. Cassa in radica di olmo e cristallo molato, con pettine a 72 note e cilindro a tre melodie, brevi brani tratti dalla 5°, 6° e 9° sinfonia di L van Beethoven. Una carica completa permette di riprodurre circa 16 volte le melodie. Facendo scorrere lateralmente il pulsante posto sul lato frontale, il carillon riproduce tutti i brani, riportandola in posizione di partenza la melodia si arresta alla fine del brano. Il meccanismo è sempre visibile. La melodia riprodotta è individuata attraverso un piccolo indicatore in cui una freccia indica il numero del brano e ciascuna melodia ha una durata di circa 36 secondi. Le dimensioni sono di mm. 230 x 145 x 100 e sul meccanismo vi è il numero di serie 18037.
Uccellino che canta (singing bird), automa svizzero costruito nei primi decenni del XX secolo dalla ditta Reuge a Sainte-Crox. La storia della musica meccanica comincia nel XIV secolo nelle Fiandre ma solo nel 1780 i fratelli Jaquet-Droz inventano l’uccellino che canta. Nel 1848, il parigino Bomtems Blaise inventa il meccanismo dei singing birds che rimane sostanzialmente invariato fino ad oggi. Nel 1865 Charles Reuge, orologiaio di Val De Travers, si trasferisce a Sainte-Crox, cittadina famosa per la produzione di scatole musicali, e fonda la fabbrica di produzione di automi e uccellini cantanti che è ancora attiva. Questo strumento è formato da una gabbia con un uccellino rosso, su un trespolo, che gira su se stesso, muovendo il becco e la coda. L’altezza della gabbia è di mm. 311 mentre il diametro della base è di mm. 162, la struttura della gabbia è in argento, rivestito alla base e nella zona del gancio con porcellana Capodimonte a figure e fiori su sfondo argentato. Il marchio stampato sul fondo è: REUGE lira musicale MUSIC / SAINTE-CROX / MADE IN SWITZERLAND.
Grammofono giocattolo, databile al terzo decennio del XX secolo, di fabbricazione tedesca. Il grammofono è di forma triangolare (17 cm. di lato x 15 cm. la base lievemente convessa) ed è alto 63 mm. è in latta colorata con disegni di tre bambini musicanti per lato, ha una carica a molla con una leva che permette di selezionare due velocità di rotazione del piatto e la posizione di riposo.
Kiddyphone, grammofono costruito in latta e destinato ai bambini, funzionante con dischi di 15 cm. di diametro con velocità di 78 giri/minuto. Databile al secondo decennio del XX secolo, è di forma cilindrica del diametro di mm. 168, è alto mm. 80, vi è poi un braccio con la puntina e la membrana ed una tromba che è lunga mm. 145. La circonferenza è suddivisa in quattro parti; in tre sono disegnate scene infantili sulla quarta è stampato: Kiddiphone trade mark / MADE IN GERMANY / Regd. M.R. N° 5019 / U.S.A. PAT. APPL. FOR.
Grammofono Nirona, databile al terzo decennio del XX secolo, marchiato: FABRIQUE FN ALLEMAGNE, in ferro rosso, quadrangolare. L’altezza è di mm. 128 mentre il lato è mm. 198. La carica è a manovella e funziona con dischi di 15 cm. di diametro con velocità di 78 giri/minuto. La puntina e la membrana (allocata in un cono di metallo rosso) sono collocati su di un braccio posto ad uno spigolo del corpo..
Grammofono per bambini, costruito in latta nei primi decenni del XX secolo in Germania. Lo strumento, tondo del diametro di mm. 152 e l’altezza di mm. 96, sulla circonferenza presenta quattro immagini di canti e danze e la scritta: D.R.G.M., GRANCA FLUN, MADE IN GERMANY. La carica è a chiavetta e funziona con dischi di 15 cm. di diametro con velocità di 78 giri/minuto. La puntina, la membrana e la tromba sono collocati su di un braccio posto lateralmente al corpo.
Grammofono giocattolo, marca Triumph, quadrangolare, in ferro dipinto di rosso, tedesco, databile al terzo decennio del XX secolo. La carica è a manovella e funziona con dischi di 15 cm. di diametro con velocità di 78 giri/minuto. La puntina e la membrana sono collocati su di un braccio posto ad uno lato del corpo.
Grammofono giocattolo, tedesco, marca Bing Valora, databile al terzo decennio del XX secolo, di forma triangolare e di colore verde scuro. La carica è a manovella, disposta lateralmente e funziona con dischi di 15 cm. di diametro con velocità di 78 giri/minuto. La puntina e la membrana sono collocati su di un braccio posto all’apice del corpo..
Grammofono giocattolo, marca Bingola III, tedesco, databile al terzo decennio del XX secolo, di forma triangolare e di colore rosso. La carica è a manovella, disposta lateralmente e funziona con dischi di 15 cm. di diametro con velocità di 78 giri/minuto. La puntina e la membrana sono collocati su di un braccio posto all’apice del corpo.
Grammofono giocattolo, marca Bingola II, tedesco, databile al terzo decennio del XX secolo, di forma triangolare e di colore beige. La carica è a manovella, disposta lateralmente e funziona con dischi di 15 cm. di diametro con velocità di 78 giri/minuto. La puntina e la membrana sono collocati su di un braccio posto all’apice del corpo.
Grammofono giocattolo, marca Bing Valora, databile al terzo decennio del XX secolo, di forma triangolare e colorato ad imitazione del legno. La carica è a manovella, disposta lateralmente e funziona con dischi di 15 cm. di diametro con velocità di 78 giri/minuto. La puntina e la membrana sono collocati su di un braccio posto all’apice del corpo.
Grammofono da viaggio Mignonphone. Creato e brevettato a Parigi (SGDG brevetto francese) nel 1920, il Mignonphone è un raro grammofono francese in miniatura. E 'stato prodotto in diversi colori tra rosso, verde, nero, tabacco e blu. La tromba esagonale è pieghevole in cartone rigido ed è posta nel coperchio quando il grammofono è chiuso. Il disco è avvitato sul piatto girevole. Le dimensioni della cassa chiusa sono mm. 210 x 135 x 70. Questo esemplare, color tabacco, è stato prodotto intorno al 1926, sul diaframma, tondo, vi è la scritta: MIGNOPHONE / SOUND BOX / FABRIQUÉ en FRANCE / W.H.SMITH & SON. / PARIS mentre sullo scatolo vi è la targhetta del negozio che lo ha venduto: G. Jandelli a Beziers. La carica è manuale: la manovella si posiziona sulla faccia anteriore dello strumento dove troviamo anche la leva dello stop e della regolazione della velocità mentre la tromba viene montata su di un sostegno posto sullo spigolo anteriore sinistro della cassetta.
Grammofono per bambini, statunitense, marchiato: ELECTRIC PHONOGRAPH / MODEL M 4007 / MADE IN U.S.A. / SPEAR PROCUTS INC. / BRIDGEPOST. CONN. Il movimento è dato da un motorino elettrico, ed è databile al quarto decennio del XX secolo. Il corpo, di latta rossa e gialla, è decorato con disegni per bambini, è di forma triangolare (lungo mm. 325 e largo mm. 196), ed il braccio, posto all’apice acuto, monta la membrana e la puntina.
Parlophon, grammofono a valigetta di piccole dimensioni (285 x 160 x 240 mm.) funzionante a manovella. Fondato in Germania nel 1896 da Carl Lindström, il marchio Parlophon è stato inizialmente utilizzato per la costruzione di grammofoni prima che la società iniziasse a produrre dischi. Il simbolo £, in tedesco, sta per Lindström. L'8 agosto 1923, è stato istituito il ramo britannico, "Parlophone" (con la "e" finale), guidato da A & R Manager Oscar Preuss. Parlophone ha stabilito un accordo di locazione principale con base di comproprietà Stati Uniti Okeh Records, rendendo Parlophone leader tra le etichette jazz nel Regno Unito. Il CLPGS pubblica un elenco di titoli Parlophone emesse tra il 1923 e il 1956. Il regolatore del numero di giri posto anteriormente insieme al foro per la carica la manovella, monta una testina con membrana in mica marca Parlophon. Il supporto della meccanica, la tromba interna con sportellino laterale per regolare l'intensità sonora e il braccio sono in legno mentre la valigetta è in pelle
Grammofono portatile a valigetta marchiato: LA VOCE DEL PADRONE / logo del cagnolino che ascolta il grammofono / Società Anonima Nazionale del “Grammofono” Milano. La casa britannica si chiamava, in realtà, Gramophone, ma a causa del celebre dipinto di Francis Barraud "His Master's Voice" (La voce del padrone) che ritrae il cagnolino Nipper mentre ascolta un grammofono, usato come marchio nell'etichetta, assunse presto questa denominazione ufficiosa. Nel 1931 la SNG (Società Nazionale del Grammofono, fondata nel 1912 da Alfredo Bossi), la SAIF (Società Anonima Italiana di Fonotopia) e la Marconiphone (azienda italiana specializzata nella produzione di apparecchi radiofonici) si fusero per dar vita ad una sola azienda di produzione discografica e di importazione e distribuzione di grammofoni. Le misure di questo modello (HMV 102), costruito in Inghilterra intorno al 1934, sono: mm. 285 x 410 x 150, il numero di matricola è 2896. La carica è a manovella e la velocità può variare intorno ai 78 giri/minuto, dispone di un freno automatico e di un vassoio per il disco, la tromba per l’uscita del suono è posta sotto il piatto affianco al motore mentre la custodia per le puntine è situata sull’angolo anteriore sinistro.
Radio a valvole italiana, modello 426, costruita dalla Allocchio Bacchini di Milano nel 1955-56. Il corpo è in legno marrone, sul fronte a sinistra vi è l’altoparlante mentre la barra delle frequenze è posta nella parte destra del mobiletto, vi sono quattro manopole anteriori, quella per l’accensione sotto l’altoparlante mentre sotto la barra delle frequenze vi sono le manopole per il volume, la ricerca delle stazioni e l’inserimento del giradischi e sul retro vi è l’antenna. Le dimensioni sono: mm. 620 x 320 x 250. La gamma di frequenze è data da onde medie (OM) e 2 gamme di onde corte (2 x OC), il circuito è del tipo Supereterodina con frequenza intermedia (IF) 465 kHz, l’altoparlante è AP magnetodinamico (magnete permanente e bobina mobile) con una potenza di uscita di 2,5 W, l’alimentazione è a corrente alternata 125-220 volt e le cinque valvole sono UCH81, UF41, UBC41, UL41, EM4, UY41.
Radio a valvole olandese, modello BX 480 A, costruita dalla Philips di Eindhoven nel 1949. Il corpo è in bakelite nera che incornicia una grossa protezione per l’altoparlante, vi sono quattro manopole anteriori: per l’accensione, il volume, la ricerca delle stazioni e l’inserimento del giradischi. La barra delle frequenze è posta nella parte superiore del mobiletto ed è costituita da mascherine di materiale plastico trasparente: una larga e quattro sottili. Le dimensioni sono: mm. 470 x 300 x 230 . La gamma di frequenze va dal Onde medie (OM), lunghe (OL) e più di 2 gamme di onde corte (>2 x OC), il circuito è del tipo Supereterodina con frequenza intermedia (IF) 452 kHz, l’altoparlante è AP magnetodinamico (magnete permanente e bobina mobile), l’alimentazione è a corrente alternata a 110-245 volt e le cinque valvole sono ECH21, EAF42, EAF42, EBL21, AZ1.
Radio a valvole italiana, costruita probabilmente dalla ditta Ducati intorno al 1848. Il corpo è in legno marrone mentre il fronte è in radica di noce, sul fronte a sinistra vi è l’altoparlante mentre la barra delle frequenze è posta nella parte destra del mobiletto e, sotto di essa, vi sono tre manopole: per il volume, l’accensione e per la ricerca delle stazioni mentre l’antenna è sul retro. Le dimensioni sono: mm. 471 x 272 x 208. La gamma di frequenze è data da onde medie (OM) e 2 gamme di onde corte (2 x OC), il circuito è del tipo Supereterodina con frequenza intermedia (IF) 465 kHz, l’altoparlante è AP magnetodinamico (magnete permanente e bobina mobile) della Geloso, con una potenza di uscita di 2,5 W, l’alimentazione è a corrente alternata 125-220 e le cinque valvole sono 6A8G, 6K7, 6Q7G, 6V6G, 5Y3G. Nel 1926, a Bologna, la famiglia Ducati ed altri investitori bolognesi fondano la Società Radio Brevetti Ducati, con l'intento di produrre industrialmente componenti per la nascente industria delle trasmissioni radio, basati su brevetti di Adriano Ducati. Dopo la seconda guerra mondiale comincia la produzione di motocicli che attualmente caratterizza questa azienda.
Registratore a filo a valvole, americano, della Webster-Chicago, modello 228-1. È alimentato a corrente alternata a 120 Volts, 70 Watts, l’anno di costruzione è il 1951. L’apparecchio è corredato dal suo microfono originale in bachelite, dispone di 4 comandi sul pannello frontale per l'ascolto e registrazione, di una lampadina al neon per il livello della registrazione e la regolazione volume/accensione/spegnimento. Nella parte superiore si ha una leva per l'avviamento del filo ed il riavvolgimento, nonché un contaminuti con tempo massimo di 60 m'; le bobine vennero prodotte da 15-30-60 minuti. Il filo, che scorreva a circa 62 cm. al secondo, era lungo oltre 2,5 Km, e tutto in una bobina che veniva avvolta e riavvolta in maniera corretta anche mediante l'oscillazione verticale della testina che permetteva un corretto sbobinamento della stessa.
Radio a valvole americana, modello Q10-3, costruita dalla R.C.A. Victor (Radio Corporation of America) di New York nel 1947 (n° di serie B 73851), per il mercato svizzero, e venduta Au Grand Passage a Ginevra. Il corpo è in bakelite marrone, vi sono due manopole anteriori, color avorio, per il volume e la ricerca delle stazioni, mentre sul retro vi è la manopola per il cambio delle frequenze e l’antenna. La barra delle frequenze è posta nella parte supero-anteriore del mobiletto, le dimensioni sono: mm. 165 x 150 x 250. La gamma di frequenze va dal BC (Broad Cast band AM) al SW (Short Wave), il circuito è del tipo Supereterodina con frequenza intermedia (IF) 455 kHz, l’altoparlante è AP magnetodinamico (magnete permanente e bobina mobile), l’alimentazione è a corrente alternata di tipo europeo a 220 volt e le cinque valvole sono 12SA7, 12SK7, 12SQ7, 50L6GT e 35Z5GT/G.
Magnetofono Geloso G256 che, date le sue dimensioni ridotte, veniva chiamato "Gelosino". È dotato soltanto di due valvole (12AX7 e UL41) più un raddrizzatore al selenio. Questo modello è l’erede del famoso G255, da cui ha ereditato la simpatica pulsantiera colorata e la disposizione dei comandi, oltre che l'aspetto "rotondeggiante". Si tratta di un ottimo registratore a nastro impiegato anche per le registrazioni sonore. Presenta, davanti al centro, l'occhio magico utilizzato come indicatore delle profondità di registrazione, una valvola del tipo EM80.
Proiettore domestico Pathé Baby, costruito nel 1929 e distribuito per il mercato italiano con pellicola da mm. 9,5 a perforazione unica e interassiale tra i singoli fotogrammi (per gli appassionati del genere, trattasi del mitico "battinove"), non sonorizzato. Il proiettore cinematografico è in metallo, a sviluppo verticale di mm. 515. E' costituito sostanzialmente da una base di mm. 100 x 180 con quattro piedini, un motorino elettrico, l'apparato illuminante, il dispositivo di proiezione, le bobine porta pellicola. Il motorino elettrico è fissato alla base con appositi incastri, ha una presa per il collegamento all'alimentazione esterna, una spina per il collegamento al proiettore, un interruttore di accensione e un reostato per la variazione dell'intensità di corrente erogata al proiettore (il proiettore funziona con tensioni da 110V) posto in un piccolo alloggiamento in legno di cm. 26 x11 x 12,5. Alla base è fissata una struttura verticale in metallo al centro della quale si trova il dispositivo di proiezione costituito da una lente, un otturatore rotante, una manovella per l'avanzamento manuale. Sopra è inserito un braccio in metallo sul quale si inserisce una delle due bobine (quella con la pellicola da proiettare) e i rocchetti cilindrici che guidano la pellicola nel suo moto attraverso il proiettore. L'altra bobina (quella che riceve la pellicola già proiettata) è inserita, mediante un apposito telaio in metallo, direttamente nella base, dalla parte opposta rispetto al motorino. Solidale alla bobina è inserito, sullo stesso asse di rotazione, un disco da collegare con una cinghia per la trasmissione del moto. Dietro alla lente del dispositivo di proiezione, si inserisce l'apparato illuminante costituito da una lampadina a filamento a basso voltaggio con resistore fisso, uno specchio concavo e una lente condensatrice, collocati in posizione opposta rispetto alla lampada, inseriti in un contenitore cilindrico collegato elettricamente alla base. Questo cilindro è vincolato nella parte bassa ma apribile a compasso per permettere il posizionamento della guida film, un telaietto rettangolare posto tra condensatore e lente di proiezione che costituisce la guida per lo scorrimento della pellicola. Questo telaietto presenta una riquadro rettangolare in corrispondenza del punto in cui si posiziona il fotogramma che viene proiettato. Sul telaio, sotto all'apparato illuminante, è presente un vano circolare, chiuso da un vetro, nel quale si raccoglieva la pellicola proiettata se non era disponibile la bobina ricevitrice. In questo caso la pellicola da proiettare era inserita in un apposito vano posto nella parte alta del proiettore. Proiettore da tavolo per usi amatoriali. Utilizzava pellicole da 9.5 mm. forate al centro, normalmente in bobine da 8.5 mt. La presenza del bracci porta bobine, del supporto del motore, delle pulegge di rimando, permetteva la proiezione di film "super" ovvero di lunghezza 100 mt. Questo proiettore poteva essere utilizzato sia manualmente mediante la manovella che con il motorino elettrico. Il proiettore è una macchina che proietta, a intervalli regolari, un fotogramma impresso su una pellicola cinematografica che viene fatta scorrere in maniera continua. Un obiettivo mette a fuoco l'immagine risultante su uno schermo. La proiezione avviene disponendo il proiettore di fronte ad un muro bianco o a un telo, si inserisce la pellicola presente nella bobina debitrice (superiore) nel telaio guida pellicola, si accende la lampada, si mette a fuoco l'immagine agendo sull'obiettivo e si procede con la proiezione azionando il motorino elettrico. La pellicola visionata viene raccolta nella bobina ricevitrice. Il proiettore è posto nel suo mobiletto in legno a tre cassetti stretti e un vano a due ante (mm. 1180 x 570 x 358) e posto sul piano superiore (posto a mm. 83 da terra) con pareti mobili per facilitare l’inserimento della bobina e con un grosso foro sul lato corto in corrispondenza del proiettore.
Radiogiradischi con mobiletto portadischi e portabevande, databile intorno al 1950. La radio, a valvole e con mobile in legno, è costruita dalla famosa Watt Radio di Torino, può ricevere in modulazione di frequenza su gamma di onde medie, corte, cortissime o dal giradischi, presenta un circuito supereterodina e alimentazione a corrente alternata (CA) / 110 125 140 160 220 Volt. Il giradischi è un Philips con braccio a testina mobile e possibilità di variare la velocità da 16, 33, 45, 78 giri/m’. È alloggiato, a scomparsa, nel cassetto superiore del mobile dal tipico aspetto arrotondato il quale presenta due scomparti laterali per le bevande e, centralmente, quello portadischi.
Giradischi francese, costruito nel 1961, marchiato TEPPAZ – stereophonique –modele – 448. Teppaz è un marchio di grammofoni che ebbe un enorme successo: originariamente era una società di produzione di componenti elettronici fondata da Marcel Teppaz, negli anni '50 è il simbolo di feste a sorpresa, negli anni '60 della musica Yeye e, nel 1970, raggiunse la cifra di un milione di unità prodotte. Il marchio è stato acquistato nel 1998 da Jean-Claude Sensamat. Una volta chiuso, il giradischi Teppaz assomiglia ad una piccola valigia di forma trapezoidale, con angoli arrotondati e due coperchi a cupola che, una volta aperti, mostrano i diffusori e tutti i circuiti dell'amplificatore a valvole in essi ospitati. Questo apparecchio è dotato di ulteriori due coperchi con due amplificatori supplementari 6 watt e 1 tweeter l’uno, ha sei valvole di cui 4 ECL82 e due EF86, è in cuoio rosa e pesa kg. 11,4. Il giradischi ha tre manopole: una per lo spegnimento e il volume (arrèt puissance), una per i bassi (grave) e una per gli acuti (aigu). Vi sono inoltre una ghiera per il bilanciamento e una per la velocità di rotazione (o, 16, 33, 45, 78 giri/m’), una manopola per la tensione di alimentazione (127/160/ 220 V) e tre tasti per ambiance-brillance, per medium-aigu e avec-sans.
Theremin costruito alla fine del XX secolo negli USA. Questo strumento è stato inventato intorno al 1919 dal russo Leon Theremin e può essere considerato a tutti gli effetti uno dei primi strumenti musicali completamente elettronici. L'aspetto che rende veramente singolare questo strumento è il suo funzionamento: si suona senza toccarlo! E' composto fondamentalmente da due antenne, avvicinando e allontanando la mano dall'antenna disposta verticalmente si controlla l'intonazione mentre tramite l'altra, disposta orizzontalmente, si controlla il volume. Le due antenne sono montate su uno châssis che contiene i circuiti elettronici delle dimensioni di mm. 193 x 62 x 110, con due manopole che regolano l’accensione e l’intonazione.
Radiolampada Europhon, disegnata da Adriano Rampoldi nel 1968. L'azienda Europhon nasce a Milano nell'immediato dopoguerra, proponendo sul mercato diversi modelli di radio funzionali, economiche e dal design accattivante. Diventata famosa per la produzione dei primi prodotti ibridi (il radioorologio, il radiotelevisore e la radiolampada, tutti disegnati da Adriano Rampoldi) ma conobbe il declino poco dopo, a causa di incaute scelte aziendali. La radiolampada ha tre tastini: 2 per la regolazione dell'intensità luminosa (luce soffusa e luce piena) e uno per accendere la radio a transistor. La base è in ABS mentre il diffusore è in polimetacrilico. Radio a semiconduttori (transistor). circuito supereterodina (in generale) con solo onde medie (OM), alimentazione a corrente alternata (CA) / 220 Volt e altoparlante AP magnetodinamico (magnete permanente e bobina mobile). Le dimensioni sono:165 x 230 x 165 mm.
Amplificatore valvolare FBT databile agli anni ’60 del XX secolo, dalle dimensioni di cm. 55 x 20 x 38 e dal colore grigio chiaro, presenta due altoparlanti da 12 watt. Sulla parte superiore sono alloggiati una spia verde per l’accensione, la leva on/off, il fusibile, tre manopole di colore verde (VOL), rosso (NI) e giallo (LO) e quatto fori jack (døb, due ingressi e una uscita).
Televisore Voxon mod. T 1101, in bianco e nero, prodotta nel 1970 a Roma dalla FARET (Fabbrica Apparecchi Radio e Televisione SpA). Il corpo è in ABS senape e lo schermo in plexiglass. Le misure sono cm. 28 x 32, e 26 di altezza. Tecnica di conversione super-eterodina, bande d'onda VHF/UHF e altoparlanti a magnete permanente dinamico (PDyn) a bobina mobile.
Radiomangianastri Philips Roller costruito nel 1980, con funzioni di radio FM MW LW SW e lettore di cassette a nastri magnetici. Di colore rosso, questa radio è stata esplicitamente progettata per il mercato dei giovani. Gli altoparlanti sono stati nettamente separati dal corpo principale mantenendo il sintonizzatore radio e lettore di cassette. La maniglia evidente richiama la portabilità; la parte posteriore mostra dei rigonfiamenti sotto i quali sono alloggiate le batterie. I colori brillanti e finitura in plastica lucida creano un look contemporaneo giovane e distinto.
Mangiadischi Cichito, prodotto in Italia nel 1977 dalla Wilco per dischi a 45 giri. Questo apparecchio, piuttosto spartano (ha un solo tasto per il volume e quello per l’espulsione del disco), è alimentato sia a 220 Volt sia a batterie per assecondare la moda del tempo di poter sentire musica in qualsiasi luogo.
Gem Roller Organ., organo meccanico a cilindri chiodati, costruito negli USA (patented 1887) dalla ditta The Autophone Company Of Ithica di New York alla fine del XIX secolo. Lo strumento funziona a manovella, un mantice posteriore mantiene il vuoto mentre i due inferiori spingono l’aria contro una delle venti ance metalliche liberate dal movimento del rullo chiodato. Lo strumento è in legno di abete dipinto di nero mentre le scritte ed i fregi sono in vernice dorata ed è corredato da quattro cilindri su tre dei quali non è possibile rinvenire il titolo del brano mentre su uno è scritto: 109 Marching Thru Georgia.
Rolmonica, sorta di armonica a bocca che suona con un rullo di carta forata. Costruito nei primi decenni del XX secolo negli Stati Uniti presenta la dicitura: ROLMONICA / TRADE MARK REG / PATD 11-3-25 OTHER PATENTS PENOING 6-5-28. Lo strumento è in celluloide, delle dimensioni di 88 x 104 mm. e presenta 12 fori per le ance metalliche bitonali, un’imboccatura e due piccole manopole in legno per lo svolgimento ed il riavvolgimento del rullo. Questo strumento è corredato da 11 rulli di carta per altrettante canzoni.
Playasax, strumento meccanico, americano, costruito nella prima metà del XX secolo, a forma di piccolo sax e costituito una sorta di armonica a bocca con ancie metalliche che suonano guidate da carta forata montata su due rulli lignei ed azionati da una manovella. Il brano montato sul rullo è: QRS Playasax, P136 Marching Thru Georgia.
Scatola musicale, ad ancie con lettura a rulli di carta forata (organina). Germania, il probabile costruttore fù Welte di Freiburg, metà '800. Funzionamento a manovella che aziona due coppie di mantici a valvole contrapposte che mandano aria a due file di 11 ancie libere. Il rullo è armato da un nastro di carta peforata di 2,5 mt. con la melodia di un valzer.